Principi
di trascrizione
del testo e delle rubriche della
Commedia*
Regole per la codifica di compendi, lacune, correzioni, aggiunte, revisioni ecc.
1) NESSUN SEGNO DIACRITICO
2) RISPETTO delle GRAFIE
3) TACHIGRAFIE e COMPENDI
4) SEPARAZIONE delle PAROLE
5) INTEGRAZIONI
6) LACUNE VOLONTARIE, MECCANICHE e PRESUNTE
7) INTEGRAZIONI di LACUNA
8) ESPUNZIONI, BIFFATURE, CANCELLAZIONI
9) CORREZIONI
10) INTERPOLAZIONI
11) FENOMENI NON PREVISTI
12) RICHIAMI e COMMENTI PERSONALI
13) TITOLI e RUBRICHE
14) CARTE e COLONNE
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1) NESSUN SEGNO DIACRITICO
Nello spirito di
una trascrizione il più fedele possibile al testo
dei manoscritti danteschi non deve essere inserito
alcun segno diacritico (accenti, apostrofi, punteggiatura).
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2) RISPETTO delle GRAFIE
- Rispettare
tutte le grafie esplicite del codice (es.: lgl per
gl, ngn per gn, ç per
z, ecc.)
- Rispettare l'uso
della u anche quando ha valore di
v
- Rispettare
l'eventuale alternanza del copista tra u e
v
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3) TACHIGRAFIE e COMPENDI
- Nota tironiana:
quando il trascrittore
incontra la nota tironiana 7 (con valore di
et, ma talvolta anche di altri monosillabi)
o il simbolo & (con il solo valore di
et) li renderà sempre con
(et) tra due spazi: es. selvaggia (et) aspra
corrisponde a selvaggia 7 aspra o a
selvaggia & aspra.
Se la nota tironiana
7 è utilizzata nel corpo di una parola,
omettere, dove necessario, gli spazi (es.: la parola
etcetera, scritta dal copista 7cetera con
nota tironiana iniziale, sarà resa appunto con
(et)cetera, senza spazio tra (et) e
cetera). Rimane inteso che la grafia et, per esteso, del copista va sempre rispettata e trascritta senza l'uso delle parentesi.
- Segno tachigrafico per il nesso con / cum:
quando il trascrittore
incontra il segno tachigrafico 9 con valore di
con / cum, lo rende sempre con (con)
tra due spazi (va reso (cum) se si tratta
di voce latina): es. Vien (con) lui corrisponde a
Vien 9 lui.
Se il segno
tachigrafico 9 è utilizzato nel corpo di
una parola, omettere, dove necessario, gli spazi (es.: la
parola conviene, scritta dal copista
9viene, sarà resa appunto con
(con)viene, senza spazio tra (con) e
viene). Rimane inteso che la grafia con, per esteso, del copista va sempre rispettata e trascritta senza l'uso delle parentesi.
- Compendi:
quando il trascrittore
incontra consonanti e vocali compendiate le pone tra
parentesi tonde ( ). Es.: la parola campo,
scritta dal copista cãpo con compendio di
m sopra la a, verrà trascritta
ca(m)po; la parola stanno, scritta
staño con compendio di n sopra
la prima n, verrà trascritta
stan(n)o; infine la parola corto, scritta
cõto con compendio di r sopra la
o, verrà trascritta
co(r)to.
In caso di indecisione
sullo scioglimento di un compendio di nasale, a causa di
effettive e ripetute oscillazioni del copista in
scritture estese (tante volte campo e tante
volte canpo), adottare la grafia regolarizzata
(es.: cãpo trascritto ca(m)po), oppure la forma classica se si tratta di lingua latina).
- chi e
ro:
quando il trascrittore
incontra le lettere greche chi e ro con
valore di compendi (xpi, xpiani ecc., per
Christi, Christiani) le rende translitterando
rispettivamente con Ch e r e ponendo tra
parentesi tonde le lettere compendiate (di regola
ist). Es.: xpi con compendio sopra si
renderà con Chr(ist)i, mentre xpiani
con compendio sopra si renderà con
Chr(ist)iani.
- Nomina sacra:
quando il trascrittore
incontra le tachigrafie Ds e Dns le
renderà rispettivamente con D(eu)s e
D(omi)n(u)s, ponendo così tra parentesi tonde le lettere compendiate.
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4) SEPARAZIONE delle PAROLE
Al fine di
rendere fruibile la trascrizione di un codice, le parole
del testo verranno separate in accordo alla
corrispondente lezione del testo della Commedia della Edizione Nazionale delle Opere di Dante (a cura di Giorgio Petrocchi), se applicabile, altrimenti seguendo il senso logico del verso.
Es.:
qual era è
cosa dura (testo Petrocchi)
qualeraecosa
dura (testo del manoscritto)
qual era e cosa
dura (testo trascritto)
Laddove il manoscritto possa dare luogo a differenti letture si applicherà la suddetta regola utilizzando il segno _ (oppure il segno -) anziché la spaziatura semplice.
Es.:
disfrenata
saetta (testo Petrocchi)
differrata
saetta (testo del manoscritto)
di_fferrata
saetta (testo trascritto)
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5) INTEGRAZIONI
Le
integrazioni di lettere entro parola, di parole
entro verso o rubrica, di interi versi saranno indicate
tra < >.
Il testo integrato
sarà preceduto dal segno + seguito immediatamente:
- dalla lettera
m per indicare l'aggiunta a margine
- dalla lettera
i per indicare l'aggiunta nell'interlinea
- dalla lettera
r per indicare l'aggiunta sul rigo stesso
seguita a sua volta da
un numero indicante il livello di revisione (cioè
0 oppure niente per il copista o per mano non
identificabile, 1 per primo revisore, 2 per secondo revisore, ecc.)
Es.: <+m0 nostra>
<+i0 nostra>
<+r0 nostra>
<+m nostra>
<+i1 nostra>
<+r2 nostra>
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6) LACUNE VOLONTARIE, MECCANICHE e PRESUNTE
Le lacune
volontarie, meccaniche e presunte di lettere entro
parola, di parole entro verso o rubrica, di interi versi
saranno indicate tra [ ], con i seguenti accorgimenti:
- lacune volontarie:
le lacune evidenziate
nel manoscritto da uno spazio bianco lasciato
intenzionalmente dal copista, vengono rappresentate
mediante [___] oppure
[---];
- lacune meccaniche:
le lacune provocate da
un deterioramento del codice (strappo, macchia nella
carta ecc.) o da altri fenomeni oggettivi, vengono
rappresentate mediante [^^^];
- lacune presunte:
le lacune ipotizzate
dal trascrittore in funzione della sua conoscenza del
testo atteso e non trovato nel manoscritto, vengono
rappresentate mediante [...].
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7) INTEGRAZIONI di LACUNA
Le integrazioni
di lacuna di lettere entro parola, di parole entro verso
o rubrica, di interi versi saranno indicate tra [
].
L'indicazione di lacuna
sarà seguita dal segno + (indicante integrazione) seguito immediatamente:
- dalla lettera
m per indicare l'aggiunta a margine
- dalla lettera
i per indicare l'aggiunta nell'interlinea
- dalla lettera
r per indicare l'aggiunta sul rigo stesso
seguita a sua volta da
un numero indicante il livello di revisione (cioè
0 oppure niente per il copista o per mano non
identificabile, 1 per primo revisore, 2 per secondo revisore, ecc.)
Es.:
[... +m0 nostra]
[... +i0 nostra]
[___ +r0 nostra]
[... +m nostra]
[^^^ +i1 nostra]
[___ +r2 nostra]
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8) ESPUNZIONI, BIFFATURE, CANCELLAZIONI
Le espunzioni,
biffature o cancellazioni di lettere entro parola,
di parole entro verso o rubrica, di interi versi saranno
indicate tra < >.
Il testo espunto,
biffato o cancellato, sarà preceduto da un numero
indicante il livello di revisione (cioè 0
oppure niente per il copista o per mano non
identificabile, 1 per primo revisore, 2 per secondo revisore, ecc.)
Es.:
<0 vostra>
<vostra>
<1 vostra>
<2 ......>
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9) CORREZIONI
Le correzioni
di lettere entro parola, di parole entro verso o
rubrica, di interi versi saranno indicate tra <
>, riportando il testo espunto, biffato o
cancellato seguito dal segno + seguito immediatamente:
- dalla lettera
m per indicare l'aggiunta a margine
- dalla lettera
i per indicare l'aggiunta nell'interlinea
- dalla lettera
r per indicare l'aggiunta sul rigo stesso
seguita a sua volta da
un numero indicante il livello di revisione (cioè
0 oppure niente per il copista o per mano non
identificabile, 1 per primo revisore, 2 per secondo revisore, ecc.)
Es.:
<... +r0 nostra>
<vostra +i0 nostra>
<vostra +r0 nostra>
<vostra +m nostra>
<vostra +i1 nostra>
<1 vostra +r2 nostra>
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10) INTERPOLAZIONI
Nel caso in cui
il trascrittore incontri integrazioni di lettere, parole
o interi versi, che non sono attribuibili ad una
effettiva lezione della Commedia, le
racchiuderà tra > <.
Il testo aggiunto
sarà preceduto da un numero indicante il livello
di revisione (cioè 0 oppure niente per il
copista o per mano non identificabile, 1 per primo
revisore, 2 per secondo revisore, ecc.).
Es.:
>0 Ei fu, siccome immobile ... <
>Quel ramo del lago di Como ... <
>1 Fu allora che vidi il Pendolo. <
>2 Era una notte buia e tempestosa ... <
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11) FENOMENI NON PREVISTI
Nel caso il
trascrittore incontri fenomeni diversi da quelli elencati
potrà segnalarli racchiudendoli tra una coppia di
?
Es.:
?vostra xxx nostra?
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12) RICHIAMI e COMMENTI PERSONALI
Qualora il
trascrittore senta la necessità di aggiungere
richiami o commenti personali potrà farlo, in
qualsiasi punto della trascrizione, racchiudendo il suo
testo tra { }
Es.:
{commento personale}
{sic} ....
{? ...} ...
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13) TITOLI e RUBRICHE
Prima del testo
del canto trascrivere il Titolo e la
Rubrica del canto, se ci sono. Laddove il
trascrittore incontri una R prima del testo del
canto, che indicherà non il consueto
Respondeo, ma in questo caso Rubrica,
dovrà indicarla con R(ubrica), mettendo tra parentesi il testo compendiato.
Come Titolo
può essere considerato anche il semplice numero
del canto: ad es. I, o II, o III, oppure 1, 2, 3. Se
prima del testo del canto non c'è nulla
trascrivere l'indicazione di cantica e canto sarà
tra [ ].
[Inferno,
Canto I]
[Inferno,
Canto II]
Il testo del canto
dovrà essere separato da quanto precede
(Titolo o Rubrica) e da quanto segue
(explicit, Titolo o
Rubrica) da due righi di spazio bianco.
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14) CARTE e COLONNE
Il trascrittore
deve indicare la carta e la colonna (qualora il testo sia
su due o più colonne), a partire da colonna 1 del
file (la colonna sarà indicata con le lettere
minuscole a b c ecc.):
Es.:
c.1r
c.3v
c.1r a
c.4v c
c.7r b
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Firenze, 9 luglio 1996
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