Monfiorito da Coderta
 
 

Monfiorito da Coderta, podestà a Firenze nel primo semestre del 1299, fu protagonista di uno scandalo politico e giudiziario ricordato da Dante nel Purgatorio. Monfiorito, esonerato dalla carica podestarile e processato per i suoi innumerevoli soprusi, durante la tortura, inflittagli affinché confessasse, rivelò molti misfatti da lui assecondati, che coinvolgevano cittadini influenti, tra cui Nicola Acciaiuoli che, su consiglio di Baldo d'Aguglione, alterò il libro notarile che conteneva la parte di confessione che lo riguardava. La podesteria di Monfiorito si concluse con la sua reclusione in carcere, da cui riuscì a fuggire con un compagno di prigionia per tornare a Treviso, sua città di origine. Morì dopo il 1330.





 

Chiudi