Filippo Argenti
 
 

Di Filippo de' Cavicciuoli, della consorteria degli Adimari, detto Argenti perché fece ferrare il suo cavallo con ferri d'argento, non si hanno notizie biografiche precise, ma secondo le Chiose Cassinesi, confermate dal Boccaccio nelle Esposizioni sopra la Commedia, fu di parte Nera. Da questo particolare potrebbe essere fiorita la leggenda della inimicizia tra Filippo e Dante, aggravata da altri episodi di insulti ed appropriazioni indebite dei beni del poeta in esilio: tutti gli antichi commentatori sentirono, infatti, una sproporzione fra il peccato dell'Argenti, punito da Dante nella palude Stigia,ed il tono duro del poeta, lodato da Virgilio, e cercarono una spiegazione, al di lą del testo, nella biografia del poeta. Molte notizie sull'Argenti derivano da fonti novellistiche, peraltro di limitata attendibilitą, e tutte posteriori all'opera dantesca (Sacchetti, Novelle, 64; Boccaccio, Decameron, IX, 8).

Riferimenti bibliografici




 

Chiudi