Cacciaguida
 
 

Cacciaguida, antenato di Dante, fu padre di Alighiero, bisavolo del poeta. Battezzato in S. Giovanni a Firenze, ebbe due fratelli Moronto ed Eliseo e sposò una donna di Val di Pado, da cui derivò il cognome Alighieri. Fu al seguito dell'imperatore Corrado, che lo nominò cavaliere, lo seguì nella Crociata, trovando la morte in Terrasanta. Queste sono le notizie biografiche di Cacciaguida quali si possono evincere dal XV canto del Paradiso, dove Dante immagina di incontrarlo fra gli spiriti combattenti del cielo di Marte. In realtà le notizie storiche su questo personaggio sono assai scarse e si fermano ad un atto notarile del 1201. Anche l'identificazione dello 'mperador Currado della biografia di Cacciaguida non si risolve grazie ai versi danteschi, ma deve essere effettuata con un semplice confronto cronologico, che avvalora la tesi che l'avo del poeta non intenda riferirsi a Corrado II il Salico, del resto vissuto circa un secolo prima dell'avo di Dante, ma a Corrado III di Hohenstaufen, che fu imperatore dal 1138 al 1152, e partecipò, al fianco del re francese Luigi VII, alla seconda Crociata, conclusasi con una disastrosa ritirata dopo il fallito assedio di Damasco. Da quanto detto da Cacciaguida al pronipote e dall'esame della storia del tempo si può affermare, infine, che l'avo del poeta appartenesse alla nobiltà, poiché alla dignità di cavaliere potevano aspirare solo gli appartenenti alla stirpe feudale.

Riferimenti bibliografici




 

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